Passo San Pellegrino 1918 m - Passo Valles 2033m

I Passi San Pellegrino e Valles mettono in comunicazione le valli di Fiemme e Fassa in Trentino con la valle Cordevole in Veneto: essi sono inseribili in un giro ad anello piuttosto impegnativo.
Con il mio amico Loris abbiamo deciso di scalarli in senso antiorario (il più impegnativo per le pendenze), con partenza da Cencenighe per affrontare dapprima il San Pellegrino e poi il Valles : in tutto sono 79 km e 2163 m di dislivello .
Partendo da Cencenighe si arriva in breve alla nuova galleria, abbastanza trafficata, che abbiamo evitato percorrendo la vecchia statale che richiede un minimo di cautela poiché anch'essa presenta un tratto in galleria illuminato parzialmente da aperture nella roccia ( è consigliabile un fanale anteriore).
Dopo essere rientrati nella statale statale ( 852 m),la salita prosegue abbastanza discontinua con tratti più impegnativi che si alternano ad altri in falsopiano, nei pressi dell'abitato di Celat (955m) si deve affrontare un tratto piuttosto impegnativo, poi si prosegue in falsopiano fino a Canale D'Agordo (971m), paese natale di Papa Luciani.
Si riprende a salire in modo deciso, si passa nei pressi si Caviola e si sale fino al bivio per Canes (1150 m), quindi di nuovo si prosegue in falsopiano fino ad arrivare a Falcade (1155 m),il più importante centro turistico della zona.
Superata la piazza centrale con un'ampio tornante inizia l'ultimo tratto che porterà al passo, dopo alcuni tornanti con pendenze non elevate si raggiunge la frazione di Falcade Alto (1302 m), ultimo paese abitato della valle, caratterizzato da diverse case in legno con terrazzi abbondantemente addobbati da gerani e altri fiori.
Qui si può fare rifornimento idrico, quindi si riprende a salire fino ad arrivare dapprima al ponte della Sega sul torrente Biois (1314 m), la pendenza aumenta decisamente dopo alcuni tornanti si arriva al al bivio per il passo Valles (1395m), si prende a destra affrontando alcuni ripidi tornanti , la pendenza non concede respiro, si mantiene sempre in doppia cifra fino a quando essa chiaramente diminuisce (1709m).
Rimane da percorrere l'ultimo tratto meno impegnativo fino ad arrivare al passo (1918 m) dove sono situati vari impianti per gli sport invernali, si scende verso Moena, da quisi prosegue sulla la statale fino a Predazzo (1016 m), qui si prende a sinistra si percorre la Val Travignolo , dapprima in piano prima di cominciare a salire decisamente nei pressi di Bellomonte (1372 m), località di villeggiatura estiva ed invernale, si prosegue ora agevolmente fino alla diga di Forte Buso (1458 m) che origina l'omonimo lago .
Si costeggia il lago prima di ricominciare a salire lievemente fino a Paneveggio (1525 M), si prosegue ancora per un km prima arrivare al bivio Paneveggio (1555 m) .
Chi ha Gamba può proseguire e salire in 6,5km al passo Rolle, ma non é il nostro caso, quindi abbiamo deviato a sinistra per il Valles.
Si entra nella famosa foresta di Paneveggio caratterizzata dai monumentali abeti rossi che furono la riserva di legname della Repubblica di Venezia e il cui legno venne anche utilizzato da Stradivari per fabbricare i suoi famosi violini.
. Si sale moderatamente fino al bivio per Passo Costazza (1675 m), da qui la pendenza aumenta decisamente fino al 10% e si manterrà a questi livelli fino in cima, la sede stradale é piuttosto stretta, il bosco limita la visuale sullo splendido gruppo delle Pale, fino nei pressi della malga Vallazza (1990m), raggiunta la quale manca ancora un piccolo sforzo per arrivare al Passo Valles (2032 m) in un ambiente solitario dove é situato soltanto l'omonimo rifugio.
Ancora 19 km in discesa e si ritorna al punto di partenza dopo l'impegnativo itinerario.