Passo delle Stelvio da Bormio 2758 m

Lo Stelvio è il più famoso valico alpino italiano: il versante lombardo che parte da Bormio è meno impegnativo di quello da Trafoi , ma non è assolutamente da sottovalutare poiché in 22 km circa si supera un dislivello di 1558 m per una pendenza media del 7,1 %.
IL GIRO D'Italia lo ha percorso alcune volte, l'ultima delle quali nel 2017 durante il tappone che si concludeva Bormio con scalata di Mortirolo, Stelvio e Umbrail pass.
Anche da questo versante la strada ha un percorso spettacolare: presenta 40 tornanti ciascuno dei quali é contrassegnato da un cartello indicante numero e altitudine, nel tratto fino alla Bocca del Braulio presenta diverse gallerie abbastanza strette e poco illuminate, per cui é decisamente consigliato l'uso di fanali ( almeno quello posteriore) per essere ben visibili alle auto e alle moto che salgono al passo numerose, soprattutto nei weekend.
Da Bormio la salita inizia dal bivio per il Passo Gavia ( m. 1.200), in breve lasciate le Terme di Bormio alla nostra destra si arriva al primo tornante (km 1 - 1247m) , si sale poi fino al bv per Livigno in corrispondenza del terzo tornante (1,8 km - 1293 m), si continua a salire fino a incontrare il primo tunnel scavato nella roccia( km. 3,9 - 1367 m), si prosegue fino a lasciare la valle dell'Adda per imboccare verso nord quella del torrente Braulio.
Lasciata a sinistra una sterrata per i laghi di Cancano (5,3 km - 1554 m), si superano 4 tornanti e una seconda galleria, poco dopo si giunge ai ruderi della I° Cantoniera ( km 7,7 - 1714 m), segue poi circa 1 km di salita fino a quando dal km 8,5 inizia una serie di 5 gallerie scavate nella roccia da percorrere con le precauzioni prima ricordate, una comunque é a senso unico alternato regolata da un semaforo.
Dal km (10,1 - 1908 m), usciti dall'ultima galleria, si sale allo scoperto fino a giungere ad una serie di 4 tornanti con un breve tratto al 14% piuttosto impegnativo.
Segue poi, in prossimità della centrale elettrica posta alla base della cascata formata dal torrente Braulio, un secondo spettacolare tratto di 10 tornanti che risalendo la montagna consentono di arrivare prima alla II° Cantoniera (km 13,7 - 2176 m) e quindialla Bocca del Braulio dove si valica il torrente (km 14,8 - 2270 m).
Si percorre ora un tratto più facile addentrandoci in una verde vallata dove si raggiungono la III° Casa Cantoniera e poco dopo la piccola chiesa di San Ranieri e un monumento a ricordo dei caduti della Grande Guerra (Km 16 - 2342 m), si prosegue quasi in piano prima ricominciare a salire decisamente verso la IV° Cantoniera dove si lascia la deviazione per il passo Umbrail e la val Monastero (km. 18,5 - 2487 m), mancano ora 3 impegnativi km, davanti a chi sale appare il Passo con le sue strutture recettiva ma le fatiche non sono finite, vi garantisco per esperienza personale che l'altitudine e i km percorsi si fanno sentire ma con ultimo sforzo si può guadagnare la vetta (km. 21,9 - 2758 m), come al solito piuttosto affollato.
Volendo si può proseguire a destra verso il parcheggio della funivia prima del quale si inbocca a sinistra una stradina asfaltata che sale in 400 metri circa al Tibet Hutte a quota 2780 m punto panoramico sul versante altoatesino.

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